INUYASHA: IL PIÙ GRANDE SUCCESSO DI RUMIKO TAKAHASHI

Rumiko Takahashi è nota come la “regina dei manga”: vincitrice di numerosi premi, tra cui lo Shogakukan Manga Award (nel 1980 e nel 2001), il Seiun Award, premio giapponese dedicato alla fantascienza (nel 1987 nel 1989), l’Inkpot Award nel 1994, è entrata a far parte della Hall of Fame dell’Eisner Award nel 2018 e nel 2019 ha vinto il Grand Prix di Angoulême. Da sempre è una delle autrici giapponesi più amate in Italia, grazie anche agli anime tratti dai suoi manga: l’anime di Lamù (Urusei yatsura in originale) è stato uno più popolari negli anni ’80 in Italia, così come il suo Ranma ½ lo è stato negli anni ’90. La fama italiana della Takahashi è stata rinnovata negli anni zero grazie all’anime di Inuyasha, trasmesso su MTV dal 2001 al 2007. Il manga è stato pubblicato integralmente da Star Comics in 67 volumi.

Ma di cosa parla Inuyasha, pubblicato su Weekly Shōnen Sunday (la rivista che ha ospitato tra gli altri, i manga di Giant Robot, Getter Robot, Cyborg 009, Touch, Patlabor, Spriggan, Ushio e Tora e Detective Conan) dal 1996 al 2008?

Kagome è una normale studentessa che frequenta la terza media. Vive in un antico tempio shintoista insieme alla mamma, il fratellino Souta e il nonno. Il giorno del suo quindicesimo compleanno, Kagome cade nel pozzo di casa sua e viene riportata indietro nel tempo, nell’epoca Sengoku (1467 – 1615).

Qui farà la conoscenza di Kaede, vecchia sacerdotessa di un villaggio, che nota subito la somiglianza della ragazza con una sacerdotessa vissuta 50 anni prima: Kikyo, la custode della leggendaria Shikon no Tama, cioè la Sfera dei Quattro Spiriti, che si trova nel corpo della ragazza. Subito dopo, un demone millepiedi, tenta di uccidere Kagome e lei, per sfuggirgli, si rifiuta nel bosco dove incontra Inu Yasha, un hanyō, un mezzodemone, figlio del Grande Demone Cane, un demone potentissimo, e della principessa umana Izayoi.

Kagome per errore farà si che la sfera si divida in molteplici frammenti che si spargono per tutto il Giappone e assieme a Inuyasha inizierà un viaggio per recuperarli prima che lo faccia il malvagio Naraku, un mezzodemone ragno.
Come sempre per i manga della Takahashi, il cast principale si allarga sempre di più, e non mancano oltre ai momenti avventurosi, anche i siparietti comici, come i frequenti litigi tra Kagome e Inuyasha (reciprocamente attratti l’uno dall’altra da subito) che ricordano molto i battibecchi tra Akane e Ran in Ranma 1/2. Per il resto, parliamo di una grande avventura fantasy storica, in cui la Takahashi riversa tutta la sua conoscenza per il folklore e le leggende giapponesi: il protagonista è uno inu-yokai (demonecane); poi abbiamo il demone volpe, kitsune (il personaggio di Shippo), il demone gatto o nekomata (Kirara), kappa (Jaken)…